destionegiorno
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È il tuo sorriso orgoglioso e privato maestoso e prezioso d’istinto che appare manifesto sul viso quando fai del tuo impegno un valore. *** «Non chiederti mai il perché del livello del tuo cielo: è merito o colpa tua.» **** Perché "poeta per te zaza"? Zaza – così mi chiamava mio fratello ... (continua)
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Scende la vita dal grembo umano
in questa terra che conosciamo...
soltanto dopo che abbiamo avuto
l’abbraccio caldo che ci ha voluto.
Corre la vita fra tante vite,
non sono sciolte, son tutte unite...
le più vicine sono legate:
lo stesso vento le... leggi...
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Lo vedi il nostro dove?
È sempre là,
nella terra del "quando il paradiso"
...
Ma dai tuoi occhi solo un... leggi...
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Baci rubati al tempo, alle stagioni:
baci regalati alle emozioni.
Estate:
Zitto, non cantare sopra i grilli
che stridono al calore del meriggio.
Ascolta, non disturba il controcanto
la sintonia di baci e di pensieri:
dell’anima i sorrisi.... leggi...
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La corda di ogni vita che si svolge
si snoda e annoda in continuo cambiamento,
legandosi alle vite circostanti,
stringendo nodi pertinenti a tanti.
E’ in atto come un gioco delle parti;
la vita non è fatta di scomparti
stagni, isolati e per sé... leggi...
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Gli occhi a intravedere
un altro tempo
e il battito del cuore a registrarlo,
mentre i piedi
riconoscono... leggi...
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Ho visto
la ragnatela del ricordo
formarsi
nel sentiero alle tue spalle,
partendo
da quell’ultimo... leggi...
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Il sole mi cinge
e in faccia mi staglia
i crateri;
assorbo i suoi raggi,
da luna ti mando
i bagliori sul viso,
ti ombreggio le ciglia
ma...
non per me
ti... leggi...
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Pinocchio ha una sorella, Betulletta,
porta tosta sugli occhi una frangetta,
e se Geppetto in fallo la sorprende
diventa rossa, è rossa quando mente.
Quando incontra un Lucignolo rifatto,
lei s’innamora, lui si sente attratto.
“Sembri un pezzo... leggi...
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Di foglie gli strati setacciati
a terra, come i giorni dentro gli occhi,
i rami che si mostrano svelati,
senza la fioritura che trabocchi.
Le foglie che non hanno più pigmento
chi dice che per questo son men belle?
Han più calore esse, nel... leggi...
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Cento passi sulle stesse nuvole
fra batuffoli teneri di pioggia
tiepida o radianti stelle...
v’invidiavano quelle.
Doccia fredda dalle stesse... leggi...
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poeta per te zaza
Sotto c’è gente con casco e cordino,
sopra c’è il monte e di ferro il cammino,
ed è lassù che bisogna salire
con un bagaglio di forza e di ardire.
Le mani afferrano la roccia dura,
ciascuna presa dev’esser sicura;
tieni agganciato quel tuo moschettone,
cerca gli appigli il tuo vecchio scarpone.
Or la partenza è un punto lontano,
con i compagni prosegui pian piano,
volgi tranquillo lo sguardo al passato,
par di sentirti già più rinfrancato.
Un po’ di zucchero è quel che ci vuole,
per la fatica il corpo ti duole,
stanche le membra si voglion posare,
ma non si deve la marcia arrestare.
Ed ecco un punto degli altri più duro:
di oltrepassarlo sei poco sicuro,
quel ch’hai appreso non riesci a applicare,
forza di colpo ti viene a mancare.
Cedon le gambe e rimani aggrappato,
stringi le mani e si stringe anche il fiato,
sai che per poco potrai sopportare,
reggerti tutto e senza mollare.
Sotto i tuoi piedi la terra è lontana
e la rimonta ti sembra più vana:
pensi al perché hai voluto partire,
pensi al passato, al presente e a morire...
Sei già sfinito ma breve è l’attesa,
non basta porgere la mano tesa,
ci vuole chi si sistemi a te sotto
per ritrovare un respiro ch’è rotto.
E, con l’appoggio sopr’altri scarponi,
riesci a riprendere le tue funzioni,
a arrampicarti in salvo deciso,
a ritrovare pian piano il sorriso.
Guardi la vetta ch’è ancora lontana,
aneli l’acqua di chiara fontana;
senti la rabbia, la voglia, la fretta
di superar tutto ciò che ti aspetta.
Chiami le forze a raccolta per fare
l’ultimo tratto ancor da scalare;
ignori lividi e scorticature
con mente vigile e mosse sicure.
E finalmente quell’ultimo passo
ed il sedile più comodo, un sasso,
e l’entusiasmo che t’è ignoto prima
tu lo conosci se arrivi alla cima.
Sotto si stende il vasto tuo mondo
e lo capisci in un modo profondo,
e con un dito il cielo è toccato,
ora sei sazio e sei riposato.
Pensa alla vita: son tante scalate,
da non far solo ché son complicate,
e, se raggiungi le mète agognate,
meglio è divider le gioie provate. | |
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«Ferrata Tomaselli - Dolomiti. Punta Fanes sud.
Un’esperienza che non dimentico.» |
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